terça-feira, 16 de maio de 2017

Adam Smith, fondatore dell'Economia Politica

Spiega le diverse forme per conquistare l'ammirazione e il rispetto degli altri

"Meritare, acquistare, godersi il rispetto e l'ammirazione dell'umanità sono i grandi oggetti dell'ambizione e dell'emulazione. Ci si presentano due diverse strade che conducono entrambe verso questo oggetto tanto desiderato:  una è rappresentata dalla cura della saggezza e dalla pratica delle virtù;  l'altra è rappresentata  dall'acquisizione di ricchezza e di potere." Adam Smith 






Viene considerato come padre dell'Economia Politica, in quanto fu il primo a studiare i fattori che determinavano l'aumento e la diminuzione della ricchezza di uno Stato,  alla fine del Settecento. Per fare ciò, ha dovuto analizzare i processi della produzione, la distribuzione, il consumo e le legge che governano lo Stato. Lui viene anche ricordato per la sua teoria della mano invisibile del mercato e della concorrenza: dove spiega che nelle società moderne, gli individuo quando cercano di massimizzare il proprio profitto (benessere), finisco per influenzare anche positivamente il benessere della collettività. 

Già nella sua prima opera "Teoria dei sentimenti morali (1759), affermava che l'uomo  ha un forte desidero di approvazione, e tutto il suo comportamento è mirato una approvazione sociale, per essere accettati nella società. Ecco qui che rientra la logica di conquistare l'ammirazione e il rispetto degli altri. Per lui ci sono due modi: uno è quello di essere una persona virtuosa e saggia, l'altro è quello di essere una persona di potere: inteso como potere politico o economico.  Da essi due modi nasce il naturale equilibrio delle cose: il sentimento di simpatia che le persone possono provare verso un soggetto. 

Veniamo ai giorni nostri, con un caso ricorrente in America, per spiegare ciò che Adam Smith voleva dire, cioè le ultime elezione negli Stati Uniti d'America. Donald Trump probabilmente non è un leader dotato di virtù e saggezza, come abbiamo notato sia durante la sua campagna elettorale, che durante i suoi "primi cento giorni di Casa Bianca".  Ma è un uomo che ha potere economico, infatti è un noto imprenditore, e questo l'ha portato ad essere un uomo di potere oltre che economico anche politico. Se andiamo a analizzare il ragionamento di Smith, vediamo che lui rientra perfettamente nel pensiero smithiano. Un uomo che è riuscito a conquistare l'ammirazione e il potere politico  grazie alla sua influenza economica. D'altronde, non si spiega il perché che il popolo americano lo abbia eletto, anche se ci possiamo arrivare con un altra versione, cioè, quella di dire che la società statunitense è ancora una società molto maschilista. Ha preferito essere governata da un uomo ignorante in questione politiche  piuttosto che, essere governato da Hilary Clinton, una donna istruita e con una carriera politica internazionale da invidiare sia ai uomini e alle donne di potere nell'arena internazionale. Da ricordare che gli Stati Uniti d'America non è uno Stato qualsiasi, per il ruolo che esso occupa nel mondo. Perlopiù una nazione che ha forte influenza nella politica e nel economia internazionale. Le ultime elezione degli Stati Uniti dell'America quindi ci danno prima di tutto un impressione che non basta la saggezza e la virtù per ottenere il rispetto e l'ammirazione degli elettori il caso di Hilary; una seconda impressione è che forse ne anche nel paese "più democratico del mondo" sono riusciti a togliersi il maschilismo a punto tale  di rispettare/ammirare una donna  come Hilary Clinton.

Per saperne di più sull'elezione americane clicca qui 




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